M. Teresa di Calcutta

Nella sua lunga agonia spirituale, nel più fitto buio dell’anima, Madre Teresa riusciva solo a dire una preghiera: «Sacro Cuore di Gesù, confido in Te. Sazierò la Tua sete di anime» In una lettera del 1957 all’arcivescovo Perrier così scrive: «Voglio essere una santa secondo il Suo Cuore mite e umile, perciò tenterò di fare del mio meglio in queste due virtù di Gesù. Il mio secondo proposito è di diventare un apostolo della gioia, per consolare il Sacro Cuore di Gesù con la Gioia. La prego, chieda a Maria di darmi il Suo cuore, perché io possa con più facilità realizzare il Suo desiderio in me» Madre Teresa diceva che il fine della sua opera consiste nel placare la sete che Gesù in croce ha dell’amore delle anime, lavorando per la salvezza e la santificazione dei poveri.

In una lettera a Jacqueline de Decker così scrive: «Per placare la sete di Gesù dobbiamo essere un calice, e lei e gli altri – uomini, donne, bambini, vecchi e giovani, poveri e ricchi – siete i benvenuti per formare il calice». Questa risposta di amore a Gesù parte dall’esperienza di sentirsi amati da lui. non possiamo fare qualcosa per qualcuno se qualcun altro non ha fatto qualche cosa per noi. È la logica della parola di Gesù ai suoi apostoli. «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

Dobbiamo ogni tanto ritornare a questa coscienza originaria dell’amore di Cristo per noi e comprendere che il significato dell’amore di Madre Teresa per i poveri stava nel suo slancio d’amore per Gesù . Ella infatti diceva sempre: «La mia vita è dedicata a Cristo. È per lui che respiro e vedo» e che la missione delle Missionarie della carità è quella di dare Dio ai poveri nei quartieri poveri: «Non un Dio nostro, ma un Dio vivo, un Dio amante. Più riceviamo nella preghiera, più possiamo dare..»

Nella omelia per la beatificazione di Madre Teresa, il Papa a un certo punto ha detto: « Il grido di Gesù sulla croce, “Ho sete” che esprime il profondo desiderio d’amore di Dio per l’uomo, penetrò l’anima di Madre Teresa e trovò nel suo cuore un fertile terreno. Saziare la sete d’amore di Gesù di amore e delle anime in unione con Maria, la madre di Gesù, è diventato l’unico scopo dell’esistenza di Madre Teresa e la forza interiore che la condusse fuori di se stessa e la fece “correre in tutta fretta” attraverso il mondo per lavorare per la salvezza e la santificazione dei più poveri dei poveri»


L’abbandono totale in Madre Teresa di Calcutta e nella cultura Indù

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