La Misericordia abbraccia tutta la persona umana nelle sue diverse dimensioni, condizioni ed esperienze, agendo, come ha affermato p. Fausto Pelis omi, da “Terapia del soprannaturale”
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Il suo studio intitolato “Valore terapeutico del soprannaturale” è nato, come egli stesso ha affermato, «da una esigenza di complementarietà e armonia tra scienza e fede, tra natura e grazia, tra psicoterapia ed esperienza del soprannaturale» .
In esso si cerca di dimostrare come, in questa nostra epoca, sia importante adoperarsi perché l’uomo, prigioniero di se stesso, della sua angoscia e solitudine, frustrato nelle esigenze più profonde della sua coscienza, possa ritrovare fiducia nella scoperta del perché e del significato della sua vita .
In questo contesto l’amore ha un ruolo determinante nel processo di guarigione in quanto «la salute dell’uomo consiste nell’essere capace di amare e di lasciarsi amare» .
Di qui il ruolo centrale che assume la comunità e l’esperienza del perdono in cui ha parte essenziale il sacramento della riconciliazione .
P. Pelis afferma che, anche se può risultare difficile indicare ad un uomo quale senso abbia concretamente la sua vita, soprattutto se frustrato e provato dal dolore, sempre però si può donargli amore e così ricordargli che ogni esistenza umana ha senso proprio nella misura in cui si accoglie e si dona amore: «Più che le nostre parole, sarà la nostra presenza affettuosa, discreta e rispettosa, il nostro attento ascolto e delicato interessamento a farlo sentire più che mai vivo e protagonista in prima persona della sua esistenza e della sua storia.
È in fondo questo atteggiamento di vera empatia, nel farsi uno con l’altro, che può donare ad ogni uomo quel profondo significato capace di cambiare anche un destino drammatico e fatale in “avvenimento” che segna di valori la sua esistenza, trasformando lo stesso dolore, qualunque ne sia la causa, in esperienza di autentico amore. Se questo può essere vero per ogni uomo, quanto più ricco risulta al credente porre il suo significato di vita in quell’Amore che Gesù ha incarnato e di cui ci ha dato la prova più grande».
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